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Cultura dei dati: perché è così importante?

cultura dei dati

Innestare una cultura dei dati evoluta e permeata in tutto il tessuto aziendale accelera l’innovazione del business e valorizza il patrimonio informativo già presente in azienda.

Con la crescita esponenziale delle tecnologie digitali, la quantità di informazioni generate ogni giorno è impressionante: ecco perché le aziende e le organizzazioni devono dotarsi di una data strategy stratificata e consolidata. Ed è una sfida che riguarda tanto le piccole e medie imprese quanto le grandi società.

I dati sono puntini di uno schema più grande. Per ogni realtà aziendale avere accesso rapido e fluente a tale schema significa poter sfruttare previsioni finanziarie, intercettare delle anomalie nascoste e garantire nuove opportunità che ancora sono inesplorate.

La cultura dei dati nell’era digitale

I dati rappresentano la moneta del ventunesimo secolo. Le organizzazioni di successo non sono solo capaci di raccogliere grandi quantità di dati, ma sono anche in grado di analizzarli efficacemente per ottenere insights significativi. Eppure ancora molte realtà sottovalutano l’impatto della cultura dei dati, che, infatti, implica il riconoscimento del valore intrinseco delle informazioni come risorsa strategica.

All’atto pratico sfruttare i dati garantisce:

  • nel marketing, la riduzione del churn rate dei clienti perché i prodotti e i servizi saranno meglio organizzati e proposti con più attenzione alle reali esigenze;
  • nella logistica, la capacità di ottimizzare le risorse in magazzino e la loro distribuzione;
  • nella sicurezza informatica, la possibilità di gestire meglio i rischi e monitorando i dati che rilevano delle potenziali falle nel perimetro aziendale:
  • a livello più generale, la capacità di ottimizzare l’efficienza operativa, tramite sistemi predittivi e valutazioni trasversali.

Cultura dei dati significa maggiore condivisione delle informazioni

Un aspetto sottovalutato di innestare la cultura dei dati nella propria organizzazione è la promozione della trasparenza e della condivisione delle informazioni. Questo approccio aperto favorisce la collaborazione all’interno di un’organizzazione, anche fra reparti diversi, oppure fra le diverse realtà in un gruppo societario più grande.

Quando i dati sono accessibili e comprensibili da tutti, si crea un ambiente in cui le decisioni sono basate su informazioni concrete piuttosto che su supposizioni o intuizioni. Ogni dipendente diventa un data citizen: una persona capace, anche senza tutte le competenze tecniche, di fare scelte migliori perché guidate dai dati.

La condivisione dei dati tra diverse entità può portare a sinergie inaspettate e promuovere l’innovazione. Ma bisogna anche considerare l’importanza di un percorso di formazione che consenta ai dipendenti di dotarsi di quelle conoscenze, non per forza tecniche, che servono per supportare il sostentamento della cultura dei dati aziendale.

Affrontare la cultura dei dati in modo responsabile

Una cultura dei dati responsabile parte da un assunto: i dati devono essere raccolti in modo responsabile. Intanto, per una questione normativa: la presenza del GDPR europeo è ormai assodata da anni e le aziende non possono più permettersi buchi nella propria gestione dei dati. Perciò, è essenziale garantire che i dati siano utilizzati in modo etico e rispettoso della privacy. Ciò implica la definizione di regole e normative chiare sull’uso dei dati e la protezione delle informazioni personali.

Inoltre, la cultura dei dati deve prevedere un approccio proattivo alla sicurezza informatica. Con la crescente minaccia di violazioni dei dati e di nuovi attacchi informatici, la protezione delle informazioni sensibili è cruciale per mantenere la fiducia del pubblico e garantire un utilizzo sostenibile dei dati nel tempo.

Partire dalla cultura dei dati per arrivare ai propri obiettivi

La cultura dei dati, quindi, è fondamentale per prosperare nell’era digitale. Riconoscere il potere dei dati, promuovere la trasparenza, affrontare le sfide etiche e della privacy sono gli elementi chiave di un nuovo modo di interpretare il patrimonio informativo aziendale. Soprattutto le capacità predittive abilitate dai dati permettono alle aziende di giocare oggi la partita di domani.

Investire nella creazione di una cultura dei dati solida non solo migliora le prestazioni organizzative, ma contribuisce anche a costruire una società più informata, collaborativa ed eticamente responsabile. In un mondo sempre più guidato dai dati, la coltivazione di questa cultura è un investimento per il futuro.

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