La prima considerazione da fare, confrontando Tableau vs Excel, è che, sebbene possano essere utilizzati per finalità simili, si tratta di due categorie di software differenti, nati peraltro a 18 anni di distanza l’uno dall’altro.
Excel è uno “spreadsheet” ovvero un foglio di calcolo elettronico che permette di visualizzare i dati in formato tabulare. Per anni è stato utilizzato in ambiti molto più estesi rispetto al suo intento originario per la sua versatilità e la contestuale mancanza di strumenti più specifici.
Tableau è uno strumento di analytics e data visualization, che consente di accedere ai dati provenienti da molte fonti diverse (inclusi quelli contenuti in un foglio Excel), analizzarli e creare rapidamente avanzate rappresentazione visuali e grafiche, efficaci anche per finalità di data discovery.
Tableau vs Excel: la visualizzazione dei dati
Uno degli aspetti in cui la differenza tra le due soluzioni si evidenzia maggiormente è la modalità di visualizzazione dei dati.
Come detto, Tableau è una soluzione specifica di visualizzazione in cui i dati sono sempre affiancati da una rappresentazione visuale automatica fin dal loro caricamento. In questo modo, l’utente ha sempre una chiave interpretativa delle informazioni su cui sta lavorando mano a mano che procede con l’analisi.
In Excel, la visualizzazione dei dati è un processo successivo a quello di elaborazione e richiede che, manualmente, vengono scelti le forme e i criteri di rappresentazione grafica tra i modelli possibili.
Inoltre, le opzioni di visualizzazione messe a disposizione da Tableau sono molto più estese rispetto a quelle di Excel (limitate essenzialmente a grafici) con la possibilità di inserire tabelle, diagrammi, mappe, infografiche e cruscotti e di personalizzarne forme, colori, dimensioni e così via.
Una visualizzazione dei dati più efficace non solo consente di individuare schemi e comprendere tendenze, ma anche di interiorizzare e memorizzare meglio e più rapidamente le informazioni, influenzando sia la capacità di prendere decisioni sia i risultati stessi delle decisioni.
Analisi dei big data e data discovery
Il tema di analizzare enormi volumi di dati è sempre più centrale negli obiettivi delle aziende. Il vantaggio competitivo è nella conoscenza e la conoscenza è sempre più sfuggente e dispersa nei Big Data che, per l’80%, sono ormai di tipo destrutturato.
Excel ha dei limiti intrinseci in termini di numero di dati gestibili che impediscono di lavorare su Big Data; inoltre non è in grado di elaborare dati non strutturati. Tableau non ha questi limiti e questo la rende una soluzione adatta a rispondere anche alle esigenze delle realtà enterprise mentre l’utilizzo di Excel ne limita l’ambito d’uso alle aziende di piccola e media dimensione.
Tableau ha la capacità di interagire con altri software e strumenti per recuperare e visualizzare i dati, utilizzando funzionalità integrate di “drill-down” e di correlazione rappresentando, di fatto, anche una soluzione di data discovery.
In altre parole, con Tableau è possibile esplorare i dati liberamente, vedere subito quali sono i dati più rilevanti e individuare anomalie, schemi o informazioni a valore, senza necessariamente conoscere già la risposta desiderata. Di contro, un utente che lavora con Excel, deve avere già un’idea del risultato che vuole conseguire.
La capacità di riutilizzare le analisi effettuate è un altro elemento differenziante tra le due soluzioni, capace di diminuire i tempi di analisi, ridurre i costi e accelerare il time to market.
A tale riguardo Tableau si segnala per la semplicità con cui è possibile creare un’applicazione per analizzare un processo ricorrente così come creare formule personalizzate: grazie a funzionalità drag and drop è possibile realizzare questi compiti senza avere competenze specifiche di programmazione.
In Excel la creazione di automatismi e di funzioni personalizzate avanzate, così come la loro modifica, richiede la scrittura di macro e le conoscenze del linguaggio VBA (Visual Basic Application).
Tableau vs Excel in sintesi
|
Tableau |
Excel |
Obiettivo |
Data analytics e visualization |
Foglio di calcolo |
Opzioni grafiche |
Tabelle, diagrammi, mappe, infografiche e cruscotti personalizzabili in forme e colori |
Essenzialmente i grafici |
Gestione dati |
Big Data, anche non strutturati |
Numero limitato di dati strutturati |
Target |
Enterprise |
PMI |
Visualizzazione |
Dinamica e aggiornata in tempo reale, interattiva |
Produzione di report per analisi statiche |
Sviluppo app e formule |
Semplice e intuitivo, con drag and drop |
Servono conoscenze di Visual Basic Application e scrittura macro |
Dinamico è meglio di statico
Infine, Tableau è uno strumento di visualizzazione dinamica, in cui i dati grezzi vengono estratti da più fonti e contestualmente visualizzati e aggiornati in tempo reale mentre Excel è, essenzialmente, uno strumento per produrre report relativi ad analisi statiche.
La differenza tra le due modalità è molto significativa. Chi esamina un report statico realizzato con Excel ha a disposizione la rappresentazione di uno scenario congelato nel tempo, senza avere la possibilità di interagire con i dati, formulare ipotesi o verificare correlazioni che non sono state prese in considerazione all’origine.
Con Tableau, invece, è possibile interagire direttamente con i dati, creare modifiche e personalizzazioni della visualizzazione, mentre i dati vengono aggiornati automaticamente in tempo reale.
Nei nuovi scenari di business 4.0 gli analisti possono usare questi report dinamici per perfezionare le loro analisi, per estrarre nuova conoscenza e favorire processi decisionali data driven.
Tableau è stato inserito per l’ottavo anno consecutivo tra i leader nel Magic Quadrant for Analytics and Business Intelligence Platforms di Gartner pubblicato a febbraio 2020.