Permettere a tutti gli utenti aziendali di esplorare e analizzare i Big data per produrre conoscenza: è questo il requisito essenziale degli strumenti di Self Service analytics. Di data-driven business si parla da tempo e, se è vero che il cambiamento poggia sulla mentalità, è altrettanto vero che gli strumenti digitali sono indispensabili per mettere a frutto la nuova cultura del dato.
Particolarmente efficaci in questa circostanza sono i tool di data visualization e data preparation, perché consentono a tutti i profili aziendali, inclusi i manager e le figure non tecniche, di navigare e interrogare i dati. In poche parole: far “uscire” l’esplorazione e l’analisi del dato dal dipartimento IT, per diffondere questa prassi in ogni line of business, è la base per realizzare davvero un’azienda data-driven.
Il ruolo dei visual analytics
Tableau spicca in questo ambito perché è l’unico tool che consente di procedere nell’esplorazione e condivisione del dato in modalità completamente visuale senza dover uscire dal prodotto o fare coding. Il vantaggio di Tableau è di essere nato per l’impiego nel business: non costringe a interrompere “il flusso di pensiero” – ovvero la navigazione e l’analisi del dato – per programmare altro codice. L’esplorazione avviene trascinando i dati come oggetti su una lavagna virtuale ottenendo automaticamente delle rappresentazioni grafiche che consentono di osservare in modo intuitivo trend e relazioni e di operare semplicemente drill down e calcoli sui dati. Questo lo rende adatto anche agli utenti aziendali che non appartengono all’IT e permette di democratizzare l’accesso e l’utilizzo dei dati, a ogni livello.
Le risposte che derivano dall’esplorazione del dato possono, poi, essere condivise con altri utenti aziendali – per esempio, su dashboard interattive – o con utenti finali, inclusi i consumatori – per esempio, tramite una piattaforma sul web – e a quel punto si passa alla fase di data visualization. Anche qui, Tableau offre un vantaggio alle imprese: è uno strumento che si può integrare (rendere “embedded”) in altri portali.
I vantaggi di Tableau Prep e Alteryx Designer
Per consentire agli utenti di sfruttare al meglio una piattaforma di Visual Analytics come Tableau è necessario dar loro accesso ad un ambiente Self-Service per l’integrazione di eventuali basi di dato non omogenee e preparare i dati e renderli disponibili nel formato ottimale.
Tableau Prep aiuta a gestire le principali criticità nella preparazione dei dati e li rende fruibili grazie alla modalità “visualizzazione”. Questo strumento si compone a sua volta di due prodotti:
- Tableau Prep Builder, che si occupa della gestione dei flussi di dati;
- Tableau Prep Conductor, che permette di monitorare e gestire i flussi all’interno dell’azienda e per tutta l’organizzazione.
Un passo in avanti in questo senso si può compiere, poi, adottando una piattaforma Self-Service Analytics quale Alteryx Designer, che oltre ad una più ampia gamma di tool di data integration e preparation include strumenti di analisi avanzata. La semplificazione di attività complesse legate all’esplorazione dei Big data si ottiene grazie all’automazione di ogni fase legata allo sfruttamento dei dati, incluse la preparazione, la fusione, la creazione di report, l’analisi predittiva e la data science.
Workflow intuitivi permettono di passare all’elaborazione di dati spaziali e alla costruzione di modelli predittivi senza dover programmare codici, usando unicamente visualizzazioni interattive. Il lavoro può, poi, essere condiviso in diversi formati di output e si possono generare report personalizzati. Tutto in modalità self-service.
La rivoluzione degli “analytics” self-service
I self-service analytics sono la vera chiave per aprire le porte dell’approccio data-driven in azienda e di estenderlo a tutti i dipartimenti. Non si tratta di una tecnologia di esclusivo appannaggio degli sviluppatori IT e dei data scientist, ma di un abilitatore di conoscenza e di decisioni strategiche a disposizione di tutti.
Strumenti visuali di Self-Service Analtytics consentono questa trasformazione perché permettono di integrare dati (anche destrutturati) da più fonti, offrendo la possibilità di esplorarli, analizzarli, ricavarne report e condividerli. La doppia modalità visuale e self-service aiuta a superare la barriera tecnologica e a fare dell’analisi dei dati un vero strumento di business.
In questo modo, gli analytics danno davvero supporto al cambiamento culturale che costruisce l’azienda data-driven: uno strumento che consente a tutti di esplorare, analizzare e usare i Big data, stimolando e cementando la mentalità del dato in azienda.