Il pricing tool è ormai riconosciuto come lo strumento fondamentale che consente di prendere importanti decisioni di processo derivanti dall’ottimizzazione del prezzo.Non solo, però: Un pricing tool efficace offre infatti un concreto supporto alle aziende, permettendo loro di mappare strategie efficienti che massimizzino i volumi di vendita e i profitti.
Per le organizzazioni dotarsi di strumenti evoluti come le dashboard è diventato sempre più rilevante. Oltre ad agevolare la lettura e la condivisione di dati più accurati, consentono altresì di prendere decisioni migliori e data-driven sia all’interno di scenari immediati sia in contesti futuri grazie alla creazione di modelli predittivi molto precisi.
Per questo motivo, un pricing tool di ultima generazione rappresenta la soluzione più completa per un’azienda. Attraverso KPI personalizzabili, dashboard facili da usare e modelli predittivi per scenari di tipo “What If” e di Forecast, questo strumento apporta un valido contributo per massimizzare le vendite, ridurre gli errori e gestire al meglio le scorte di magazzino. In questo modo è possibile sfruttare la mole d’informazioni in possesso delle imprese per individuare il prezzo migliore.
Scegliere il “prezzo giusto”: gli errori da non fare quali gli errori più comuni senza pricing tool?
Quando si tratta di scegliere il prezzo corretto per il proprio prodotto, è comune per le organizzazioni commettere alcuni errori, come:
- sottovalutare l’effetto che un aumento o una riduzione del prezzo avrà sulla domanda del loro prodotto o servizio;
- non considerare l’effetto che un cambiamento del prezzo avrà sui beni complementari;
- non considerare l’effetto dei prezzi promozionali;
- non considerare l’elasticità della domanda in relazione alla qualità del prodotto.
Scegliere un pricing tool evoluto significa quindi implementare in azienda strategie di vendita data-driven che tengano conto in real time degli effetti che ogni singola scelta del business può avere sulla domanda e sulle performance di ciascun prodotto.
I KPI da tenere a mente per un pricing tool
Quando viene implementato un pricing tool, è essenziale che le aziende abbiano consapevolezza di quali siano i KPI più importanti per valutare l’andamento delle strategie di vendita.
Ecco i più rilevanti da tenere in considerazione:
- Margine Lordo
- Tasso di vendita (velocità di vendita)
- Volumi di vendita e quota di mercato
- Tasso di riacquisto
- Net Promoter Score (NPS)
- Tasso di crescita/diminuzione delle vendite
- Demografica dei potenziali clienti nel territorio (nel caso di store fisici)
- Presenza di beni sostituti e complementari
Pricing tool: le regole da seguire prima di implementarlo
Quando un’organizzazione sceglie di implementare un pricing tool di ultima generazione deve prima effettuare alcune valutazioni per riuscire ad ottenere il massimo dal nuovo strumento.
Prima di tutto è importante definire gli obiettivi aziendali: comprendere quali sono gli obiettivi a lungo termine di una compagnia permette, infatti, di individuare immediatamente il potenziale del pricing tool nel raggiungimento dei target.
Successivamente, è importante effettuare alcune analisi preventive per strutturare al meglio la propria strategia:
- Analisi e stima dei costi di produzione, distribuzione e vendita
- Analisi della concorrenza
- Analisi della propria base clienti
- Analisi della scalabilità del proprio business
- Analisi dell’elasticità del prezzo
- Integrazione con altri sistemi aziendali come DWH, CRM e/o ERP
- Individuazione dei KPI pertinenti per il monitoraggio efficace delle decisioni di pricing
- Assicurarsi della presenza di data source adeguati per l’analisi (in termini di profondità dello storico e data quality)
Solo dopo aver seguito questi step si può scegliere il pricing tool di ultima generazione adatto.
Pricing tool: qual è la soluzione migliore
La soluzione migliore per le aziende che devono scegliere un pricing tool di ultima generazione si basa sull’utilizzo simultaneo di due strumenti fondamentali: dashboard interattive e modelli predittivi.
La sinergia di questi due elementi consente alle organizzazioni di prendere decisioni più efficaci e ottimizzate.
Da un lato, la dashboard rappresenta la chiave dell’intero processo di analisi, elaborazione e decisione. Si tratta, infatti, di uno strumento che permette di:
- visualizzare in maniera dinamica e interattiva i dati del prezzo e di vendita in modo facilmente comprensibile, consentendo alle organizzazioni di identificare rapidamente le tendenze, le opportunità e le aree di criticità
- monitorare costantemente i KPI che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi aziendali
- accedere in maniera sicura al dato attraverso funzionalità di Raw Level Security. Ciò significa che i dati visibili a un amministratore delegato sono diversi da quelli visibili a uno store manager, pur mantenendo la stessa base.
- condividere dati e insights a tutti i livelli dell’organizzazione: la distribuzione delle informazioni è fondamentale per ottenere un’efficace visione d’insieme
Dall’altro lato, invece, a completare le funzionalità del perfetto pricing tool troviamo il modello predittivo. Infatti, una caratteristica che viene spesso sottovalutata di strumenti come questo è proprio la sua capacità di formulare scenari previsionali accurati, come:
- L’impatto delle variazioni di prezzo sulla domanda e sui ricavi, sia in ambito di scenari What-If sia per quanto riguarda scenari di Forecasting grazie all’utilizzo di dati storici
- Prevedere se è possibile vendere un prodotto ad un prezzo più alto in un determinato momento o in una determinata area geografica consentendo alle organizzazioni di generare nuove opportunità commerciali
In ultimo, dashboard e modelli di predizione certamente assicurano la presenza di elementi di automazione e personalizzazione che aiutano l’organizzazione non solo a ridurre i tempi e gli errori umani ma anche a prendere decisioni di tipo data-driven completamente in linea con i KPI e gli obiettivi aziendali.