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Aziende data-driven: Tableau e il caso FITT

Aziende data-driven: Tableau e il caso FITT

Essere finalmente un’azienda data driven in cui il business può prendere decisioni in autonomia, senza dove dipendere dall’IT. Questo l’obiettivo che si è posta FITT, realtà leader a livello internazionale nella produzione, distribuzione e vendita di soluzioni ad alto contenuto tecnologico per il passaggio di fluidi liquidi. Con headquarter a Sandrigo in provincia di Vicenza, FITT concentra il suo business principalmente in 9 settori: giardinaggio, industria, infrastrutture, piscine e Spa, beverage, building, mercato marino, agricoltura e ventilazione.  

Un’azienda che è diventata, oggi, un gruppo multinazionale con circa 1.000 dipendenti, un fatturato di 240 milioni di euro e sedi in Italia, Stati Uniti, Francia, Polonia, Cina, Montecarlo e in Spagna, con la presenza di diversi siti produttivi e filiali commerciali. Per raggiungere il suo obiettivo e trasformarsi in una realtà data driven, FITT ha deciso di puntare sul software Tableau proposto da The Information Lab. Vediamo quali risultati ha raggiunto. 

Svincolare il business dall’IT 

“L’azienda ha tradizionalmente lavorato avvalendosi di una metodologia per il reporting improntata a soddisfare le richieste che il business faceva all’IT – ha affermato Alessandro Masato CIO di FITT Group –. Oberato di lavoro, progetti e attività di varia natura, l’IT è sempre stato un collo di bottiglia per le analisi del dato”. Da qui è nata l’esigenza di svincolare la reportistica per il business dalle attività dell’IT in modo da riuscire a essere davvero data driven e consentire al business di prendere decisioni informate in tempi più rapidi.  

“Con The information Lab – ha aggiunto Alessandro Masato – abbiamo anzitutto raccolto un business case di esigenze interne, che ha portato alla creazione di una piccola demo. Nell’arco di un paio di mesi, siamo riusciti a completare questo prodotto e, dopo circa due mesi e mezzo, già una decina di utenti erano in grado di collegarsi alle diverse fonti dati che venivano messe a disposizione dall’IT, creando in autonomia le dashboard per l’analisi”.  

Questa nuova procedura ha sollevato l’IT da una serie di richieste, e il business ha potuto avere dati fruibili in poco tempo. “Ma soprattutto ha permesso all’utente di diventare finalmente data driven – ha sottolineato Alessandro Masato –, quindi di non dovere più attendere di avere dei cruscotti o dei report per l’estrazione di dati, e di poter spendere il proprio tempo e le proprie attività nell’analizzare queste informazioni e non più nel cercare di recuperarle”. 

Un’adozione graduale, ma molto rapida 

“L’adoption di Tableau è stata abbastanza graduale – ha precisato Stefano Sonda SAP Specialist di FITT –. In primo luogo, abbiamo identificato, un’area di business dove poter creare delle dashboard, area individuata nella supply chain. Allo stesso modo abbiamo anche individuato dei key user, disponibili per lo sviluppo della dashboard”.  

Il passo seguente è stato realizzare una calculation view all’interno di un database SAP HANA, per aggregare le informazioni necessarie a realizzare le dashboard di Tableau. Successivamente, è stato collegato il database SAP HANA a Tableau per rendere disponibili i campi utili a visualizzarle.  

I consulenti di The Information Lab assieme ai key user hanno, quindi, sviluppato alcune dashboard. “La prima cosa che abbiamo notato rispetto ad altre soluzioni di business intelligence è stata la semplicità di utilizzo di Tableau – ha sottolineato Stefano Sonda –. Non sono servite le competenze tecniche tipiche dei sistemi informativi perché in Tableau è tutto molto semplice. Per creare una dashboard, basta trascinare i campi tramite drag & drop. Si possono inserire anche delle formule, tipo quelle dei comuni fogli Excel, e filtri per selezionare dei dati”. 

“Come ultimo punto, ma non meno importante, va sottolineato che in Tableau la creatività è di casa – ha aggiunto Stefano Sonda –. Quindi veramente ci si può sbizzarrire e creare dashboard ad altissimo impatto grafico inserendo immagini, elementi grafici o quant’altro possa rendere piacevole e semplice l’utilizzo della dashboard stessa”. 

Un’esperienza di successo 

Tramite l’impiego di Tableau, FITT ha raggiunto il suo obiettivo di diventare un’azienda data driven perché ha dato la possibilità ai key user di realizzare in autonomia le dashboard e la reportistica per effettuare analisi da condividere con le varie realtà aziendali.  

“L’adozione di Tableau è stato veramente un caso di successo e i feedback che abbiamo ricevuto sono stati solo positivi – ha concluso Stefano Sonda –. Dal punto di vista dell’IT, siamo stati alleggeriti di molte attività, perché alla fine abbiamo dovuto solo costruire la base dati e condividerla con i key user, che hanno potuto procedere in totale autonomia nella creazione delle dashboard”.  

 

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