Se oggi la maggior parte delle aziende è giunta alla piena consapevolezza di possedere un’enorme quantità di dati potenzialmente utili per far crescere il proprio business, esistono ancora diverse criticità nell’individuare la strada e gli strumenti giusti per farlo, soprattutto se il proprio core business non è mai stato inerente alle nuove tecnologie. Usufruire di una consulenza in business intelligence può essere un’utile scorciatoia per accelerare la creazione di valore dai dati e, allo stesso tempo, acquisire competenze proprie per diventare poi autonomo in questa attività.
A cosa serve la Business Intelligence
L’obiettivo principale della Business Intelligence è quello di trasformare la mole di dati prodotti e raccolti da ogni azienda in informazioni utili per chi deve prendere decisioni strategiche. È una combinazione di analisi predittiva, analisi applicata, statistica, data mining e visualizzazione dei dati, che prevede l’utilizzo di strumenti e infrastrutture ad hoc, ma anche una serie di best practice per ottimizzare l’intero processo.
Best practice che solo con una consulenza in business intelligence è possibile acquisire per diventare autonomi nell’estrarre valore dai dati: un passaggio fondamentale, in quanto la loro analisi deve essere un processo ciclico e ricorsivo, composto da tante fasi e da mantenere sempre attivo. Ogni risposta, infatti, porta spesso a nuove domande con cui “interrogare” i propri database per stimolare il cambiamento, eliminare le inefficienze e adeguarsi al meglio alle evoluzioni del mercato e del contesto economico.
Perché una consulenza in business intelligence adesso
Con il rapido moltiplicarsi dei dati a disposizione di qualsiasi realtà imprenditoriale registrato negli ultimi due anni, una consulenza in business intelligence può risultare più che mai preziosa per evitare di sprecare opportunità affidandosi a pratiche fai da te più illusorie che realmente performanti.
La data analysis in autonomia e la self service data visualization sono l’obiettivo finale, un traguardo ambizioso ma raggiungibile grazie al supporto di esperti in grado di trasferire le giuste competenze per impostare e utilizzare i vari strumenti. Solo in questo modo si ha la certezza di investire, in modo oculato e proficuo, i fondi per la ripresa che molte aziende stanno ricevendo, soprattutto nel manifatturiero colpito duramente dalla pandemia. Anche al retail, anch’esso impattato dall’emergenza sanitaria, una consulenza in business intelligence permetterebbe di cogliere subito e appieno le opportunità legate ai nuovi comportamenti di acquisto invece che subirli.
Business intelligence, come evolve lo scenario attuale
In sostanza, ogni settore ha le sue buone ragioni per avvicinarsi alla business intelligence e prendere decisioni più intelligenti basate sui dati. La business intelligence, infatti, permette di:
- identificare nuovi modi per aumentare i profitti;
- analizzare il comportamento dei clienti;
- monitorare le proprie prestazioni ma anche quelle dei competitor;
- individuare i trend di mercato e le relazioni causali tra fenomeni per poi fare anche previsioni strategicamente utili.
A fronte della sempre più veloce evoluzione dello scenario in cui un’azienda si trova ad operare, anche nel campo della business intelligence si assiste a rapidi e sfidanti cambiamenti per includere tecnologie, processi e attività più adeguati al nuovo panorama che le si chiede di monitorare e gestire. La preparazione e l’integrazione dei dati si fa sempre più complessa a causa dell’aumento della loro quantità ma anche delle loro diverse tipologie. Cambiano anche i report, che mirano a essere sempre più completi e coinvolgenti, ma allo stesso tempo anche semplici sia da produrre che da condividere e commentare.
La consulenza in business intelligence secondo The Information Lab
Se l’obiettivo è quello di rendere interattiva e accessibile la business intelligence, sgravando il reparto IT da alcuni compiti e lasciando che ogni utente possa personalizzare la propria dashboard e creare un report a seconda delle necessità in poco tempo, la soluzione è una consulenza in business intelligence. Prima di investirci, però, va controllato l’approccio con cui viene erogata, verificando che sia un percorso di accompagnamento verso l’autonomia come quello proposto da The Information Lab.
Affiancando il cliente come partner, è infatti importante non sostituirlo ma trasmettergli la cultura del dato, lavorando a quattro mani e ascoltando profondamente i diversi stakeholder interni per arrivare a impostare soluzioni di business intelligence cucite sui loro bisogni. Grazie alla sua ampia e variegata esperienza in diverse industry, il team di The Information Lab ha sempre un approccio proattivo nella consulenza in business intelligence, propone al cliente idee e miglioramenti ma tenendo sempre come caposaldo l’ascolto e la collaborazione per regalargli la piena autonomia nel trarre valore dal suo patrimonio informativo.