Insights / Blog

Fashion analytics: 3 risultati di business garantiti dai dati​

Fashion Analytics

L’industria del Fashion è tra quelle che maggiormente investono sui dati. Eppure, in tante aziende manca una cultura estesa del dato, nonché strumenti avanzati che permettano di mettere in correlazione le informazioni raccolte e di condividerle a 360 gradi a tutti i reparti coinvolti, dal marketing fino al finance.

I dati che gravitano nella sfera dei fashion analytics dicono tanto: parlano del consumatore e dell’ecosistema in cui si muove, delle tendenze e dei movimenti che, se previsti, possono anticipare una futura domanda e, quindi, un’opportunità commerciale.

Raccogliere, elaborare e analizzare tali dati rappresenta sia una sfida, sia una grande occasione per rivedere le strategie e ottenere risultati di business migliori e più efficienti, creando maggiore fidelizzazione ed evitando anomalie nella distribuzione dei prodotti.

 

Fashion analytics: risultati di business garantiti

Le imprese del settore raccolgono dati da fonti molto diverse fra di loro: carte fedeltà, transazioni sul portale di e-commerce diretto e interazioni sui social network. 

Queste informazioni da sole raccontano una storia parziale, ma collegate fra di loro creano uno schema che può garantire risultati di business di grande valore.

 

1. Migliore relazione con i clienti 

Le aziende del Fashion sono chiamate a rinnovare molto velocemente la propria gamma di prodotti e a creare nuove tendenze. Per farlo serve conoscere il proprio pubblico, come esso si muove, come spende e quando lo fa. In senso più largo, significa creare empatia con il consumatore affinché possa essere maggiormente coinvolto con il marchio. 

I fashion analytics, quindi, permettono di avere una fotografia, costantemente aggiornata, di come i clienti stanno interagendo con i prodotti e del processo d’acquisto: questo permette di efficientare la relazione riconoscendo lacune e potenziali personalizzazioni.

 

2. Gestione avanzata dell’inventario

Come gestire il magazzino e assicurare la disponibilità nei negozi è una delle maggiori sfide delle imprese del Fashion. La molteplicità dei canali (diretti e indiretti, online e offline) implica, infatti, una grande quantità di combinazioni: un cliente può acquistare un prodotto online e renderlo in negozio, per esempio. 

Per questo motivo, le imprese devono riuscire a gestire l’intera filiera affinché possano prevedere la domanda – o reagire rapidamente quando non rispetta le previsioni – e soddisfare la disponibilità, ovunque essa sia. Non avere un prodotto in negozio nel momento in cui il cliente è pronto a spendere significa rovinare il customer journey.

I fashion analytics garantiscono il monitoraggio della catena di approvvigionamento per seguire passo dopo passo la distribuzione dei prodotti attraverso tutti i canali di vendita.

 

3. Le performance dei punti vendita

Gli store restano un pilastro delle strategie di vendita delle aziende, ma devono anche essere messi nelle condizioni di conoscere se le prestazioni sono allineate alle aspettative. Perciò, i fashion analytics possono essere integrati a livello di singolo negozio, tramite cruscotti personalizzati, in modo che i punti vendita sappiano se ci sono margini di miglioramento o se gli obiettivi non rispettano il target previsto. 

Inoltre, serve a responsabilizzare i dipendenti senza lasciarli privi delle informazioni utili a valutare la loro performance: è un monitoraggio costante su tutta la filiera organizzativa. Condividere questo tipo di informazioni garantisce che tutte le persone coinvolte siano consapevoli e si muovano nella stessa direzione.

 

Fashion analytics: come ottenere i risultati

I fashion analytics rappresentano una grande opportunità per le aziende del Fashion. Poter gestire i dati e riconoscere gli insight che generano è essenziale per coinvolgere di più il cliente ed evitare inefficienze nei punti vendita e lungo tutta la filiera. 

The Information Lab propone percorsi di formazione del personale, così da esaudire uno dei più grandi problemi che le imprese devono affrontare: la mancanza di competenze specifiche, che può ridimensionare il successo di un progetto data-driven.

Inoltre, The Information Lab affianca le aziende per integrare una data platform evoluta, personalizzata e intuitiva, che possa coniugare le esigenze di tutti i reparti aziendali coinvolti, offrire una condivisione del dato semplice e offra anche ai data citizen la capacità di usare i dati e gli insight che garantiscono.

Blog
business data visualization

Business Data Visualization: Comunicare i dati in modo efficace

Nell’era digitale, le aziende raccolgono grandi quantità di dati, ma il vero valore si ottiene...

Blog
data storytelling

Data storytelling: 4 esempi da cui prendere ispirazione

Il data storytelling, lo dice il nome, consiste nel raccontare delle storie con i dati....